L'EMILIANO MATURO. << A 25 ANNI POSSO DIRE CHE STO DIVENTANDO UOMO>> dice lui. E' CRESCIUTO IN FRETTA E PIU' CRESCE PIU' SI FA BELLO(ALMENO QUESTO DICONO LE RAGAZZE) MA QUESTA VOLTA NON PARLIAMO SOLO DELL'ASPETTO ESTERIORE, COME SCRITTO LO SCORSO ANNO, KILLA E' DIVENTATO BELLO ANCHE DENTRO. Un pò anche per opera di Chiara Nasti, la sua attuale ragazza << All'inizio quando lo conobbi gli dissi: o cambi atteggiamento o mi perdi e lui è cambiato. Visto che Emi non è uno che si lascia influenzare, se sono riuscita a farlo diventare dolce ,vuol dire che gli ho fatto davvero perdere la testa>> .

Come tanti altri rapper, ha il corpo pieno di tatuaggi. Per chi non lo conoscesse, potrebbero sembrare segni di eccessiva autostima o egocentrismo. Leggendo Bus323, Viaggio di sola andata (Rizzoli, 15 euro), autobiografia del suo passato, uscita lo scorso 5 novembre, si capisce che sono segni pesanti. Sono i segni di una infanzia dura, tra una madre che lavora notte e giorno per mantenere la famiglia e un padre artista che continua a fare avanti e indietro dagli ospedali per alcuni disturbi psicologici(bipolarismo). Sono i segni di tante domande di senso che fin da piccolo lo accompagnano. Sono i segni di viaggi (su quel famoso autobus che lo portava da Vimercate, alla così vicina ma allo stesso tempo così lontana, Milano). Sono i segni di errori e di piccole scoperte.
Ma soprattutto, sono i segni di chi ha creduto in un sogno. E da allora, nonostante la fatica, ce l'ha fatta. Di chi non si è arreso difronte agli ostacoli. Di un ragazzo che dice di essere la prova che la vita te la fai come vuoi tu e non devi prenderla come viene perchè i desideri se lo si vuole si avverano (tutti).
Perché hai deciso di scrivere questo libro ora?
Avevo semplicemente bisogno di poter parlare con più libertà di me, senza pensare a melodia, metrica e rime.
Che cosa significa "quel bus" per te?
Io ho dovuto per anni fare due ore di viaggio tra andata e ritorno per fare freestyle a Milano. Questo autobus vuol dire tanto per me: vuol dire sacrificio, grande volontà e passione. È stato il periodo più bello in assoluto. Tutto era magico. Avevo trovato finalmente la mia ancora dove aggrapparmi quando stavo male. Vivevo semplicemente seguendo i miei sogni. Il bus 323 è l’icona del mio viaggio.
Parli di “viaggio di sola andata”
Perché di fatto io non ho fatto nient’altro che il rapper nella vita. Sono tornato solo da poco a vivere e a frequentare anche vecchie amicizie e vecchi luoghi: ma per parecchio tempo non frequentavo più gli stessi giri. E quindi davvero è stato un viaggio di sola andata. È la mia vita ora.
Cosa ti manca di più di quello che racconti nel libro?
La libertà artistica. E con questo non intendo che oggi abbia vincoli con le major, anzi. Ma parliamoci chiaro: oggi ho un grande pubblico. Non ha senso che io torni a fare dei testi “cazzoni” come facevo una volta. Quando ero più giovane c’era molto più cazzeggio e meno lavoro. Ci trovavamo in casa in cinque o sei e registravamo. A volte ci penso, e mi manca questa libertà ma va bene cosi'.
Parli di una situazione famigliare particolare. Scrivere ti ha aiutato a prendere più coscienza del valore di certi gesti dei tuoi genitori?
Da mia madre ho capito cosa vuol dire lavorare per mantenere una famiglia. Tra bollette da pagare e altre spese, ero troppo piccolo per capire, ai tempi. Ma ora capisco molto bene. Posso assicurarvi che quando si cresce tutto ha un'altra sfumatura e si raccoglie quello che si semina. Io da ragazzino insultavo mia madre, adesso non posso vivere senza di lei: la amo più di ogni cosa. Lei è stata una donna fantastica come dico anche nel libro. So che vivere accanto ad una persona come mio padre non è stato facile e le ha portato tante ferite. Sono orgoglioso di lei e di tutto quello che ha fatto nella sua vita, la ammiro davvero tanto per questo oggi abbiamo un bellissimo rapporto . Nel libro racconto anche di mio padre, che soffriva di disturbi della personalità. E' lunga da raccontare ma nel suo piccolo anche lui mi ha insegnato tante cose. Mi ha insegnato a vivere: a tenere i valori in alto e a credere in me stesso. Mi ha donato tanta tenacia e voglia di farcela, se oggi sono qui lo devo anche a lui visto che ho ereditato da lui la mia determinazione. Devo ringraziarli per avermi fatto diventare uomo ; ogni volta che mi fermano per strada e mi dicono "Sai Emiliano sei davvero un ragazzo maturo" mi rende davvero felice, è uno dei complimenti più belli che possano farmi .Ho sempre voluto essere uomo nel vero senso della parola e se lo sono è anche grazie a mia madre e mio padre. Loro sono stati un esempio di amore totale per un figlio. Non poteva andarmi meglio.
La vocazione
Prima o poi arriva. Prima o poi tutti nella vita si trovano davanti a qualcosa e dicono “Wow! Che bello! Vorrei farlo anche io”. Se uno mi dice: “Minchia, oh, vorrei andare n deltaplano, mi piacerebbe”, io penso: “Vacci, sono sicuro che a due ore da qui puoi trovare un posto in cui imparare”. Sul libro dico, riferendomi a questo: “Andate su quel cazzo di deltaplano”. Niente è inarrivabile, capisci? Magari fare l’astronauta è più difficile che fare il rapper. Ma, se ci pensi, gli astronauti esistono, e quindi qualcuno che da piccolo aveva questo sogno, l’ha perseguito e ci è riuscito.
Domanda a bruciapelo: i rapper come vivono l'amore di una ragazza?Cambiano?Te, per esempio? E' vero che i rapper sono bravi?
Parlo per me: io sono bravo (ride) Se mi conoscessi faresti fatica a dire :Lui è "Emis Killa" perchè io in amore sono un folle. Tutti pensano che i rapper sono cattivi perchè hanno i tatuaggi e dicono le parolacce; ma non è vero. L'amore cambia e inutile dire il contrario. Ti matura davvero tanto, sopratutto se hai accanto una persona che ti ama e rispetta. Io sono all'antica e credo nei valori quindi l'amore lo accolgo bene specialmente quella di una donna. Non ne parlo mai però visto che hai chiesto di me, ti posso dire che per esempio da quando sono fidanzato con la mia ragazza tutto è diverso: quando hai una persona che ti fa stare bene ha influenze su tutto anche nel lavoro. Io sono un romanticone, di quelli che quando si innamorano ti danno tutto, di quelli che ti organizzano la cenetta romantica o ti regalano un mazzo di rosse con scritto "ti amo"; lo diresti mai? No. Perchè al giorno d'oggi conta molto l'immagine che una persona ha, anche in amore purtroppo vale la stessa legge. Comunque sfatiamo questo mito, anche i rapper hanno il cuore grande, fidatevi di me.
Domanda a bruciapelo: i rapper come vivono l'amore di una ragazza?Cambiano?Te, per esempio? E' vero che i rapper sono bravi?
Parlo per me: io sono bravo (ride) Se mi conoscessi faresti fatica a dire :Lui è "Emis Killa" perchè io in amore sono un folle. Tutti pensano che i rapper sono cattivi perchè hanno i tatuaggi e dicono le parolacce; ma non è vero. L'amore cambia e inutile dire il contrario. Ti matura davvero tanto, sopratutto se hai accanto una persona che ti ama e rispetta. Io sono all'antica e credo nei valori quindi l'amore lo accolgo bene specialmente quella di una donna. Non ne parlo mai però visto che hai chiesto di me, ti posso dire che per esempio da quando sono fidanzato con la mia ragazza tutto è diverso: quando hai una persona che ti fa stare bene ha influenze su tutto anche nel lavoro. Io sono un romanticone, di quelli che quando si innamorano ti danno tutto, di quelli che ti organizzano la cenetta romantica o ti regalano un mazzo di rosse con scritto "ti amo"; lo diresti mai? No. Perchè al giorno d'oggi conta molto l'immagine che una persona ha, anche in amore purtroppo vale la stessa legge. Comunque sfatiamo questo mito, anche i rapper hanno il cuore grande, fidatevi di me.
Parlando di rapper..sei rapper: come hai fatto a diventarlo?
Io ho fatto tutto da solo, non avevo nessuno con me capisci? Con il rap non potevi avere futuro perchè all'epoca non era come ora che i cantanti fanno i featuring con noi e le nostre canzoni stanno sulla bocca di tante persone; ai tempi non potevi sperare di diventare famoso o addirittura di farci i soldi trasformando questa musica in un lavoro. Lo facevi e basta, senza aspettative. Nel nostro paese si è sviluppato questo genere musicale mentre io crescevo ,sempre di più tanto che poi vidi che mano a mano le visualizzazioni aumentavano e le mie canzoni piacevano. Dalla nicchia stava diventando un vero e proprio genere e da li' io ho cominciato a credere che se avessi fatto qualcosa di buono avrei potuto vivere della mia passione. Non so come abbia fatto a diventare rapper forse perchè davvero era tutto nella mia vita. So solo che un giorno mi sono reso conto di essere popolare perchè la gente mi fermava per strada e mi diceva che ero un grande. C'è stato un periodo dove non mi accorsi di nulla e non capivo cosa mi stesse succedendo. Io ho fatto un percorso graduale; il successo non mi è arrivato tutto di un botto. Ho sudato per arrivare in cima, ho fatto tanta gavetta prima eppure nel momento in cui entrai nel mondo dello spettacolo non ci feci caso.
Che effetto ti fa? Come l'hanno presa i tuoi amici che hanno visto Emiliano diventare Emis Killa?
Tante volte i miei amici mi inviano messaggi e mi scrivono: "Emi lo sai , stiamo al centro commerciale e ti stiamo vedendo" perchè magari ci sono io mentre conduco su Sky. Mi fa effetto perchè comunque il 90% degli amici che frequento tutt'ora mi conoscono da prima che diventassi Emis Killa e anche a loro fa impressione adesso vedermi realizzato. Loro non possono che essere orgogliosi di me quanto io.
Internet è una vetrina fondamentale per il successo, secondo te ha i suoi aspetti negativi?
Certamente.Internet ti porta agli occhi di tanti è vero, ti apre un pubblico vasto soprattutto di giovani. Il problema è che da quando c'è si è perso molto valore. I ragazzi non pensano a quello che scrivono e se ti devono mandare a fanculo lo fanno senza problemi. C'è poca educazione e poco rispetto per le persone, molta ignoranza.
Secondo te è colpa anche dei genitori?
Sopratutto dei genitori. I genitori fanno l'educazione specialmente la mamma. Io nonostante sia un ragazzo diverso dagli altri mi reputo una persona educata e rispettosa. La società è cambiata e piano piano sta peggiorando; lo dico anche nella mia canzone: "La testa vuota": ai tempi i genitori bastava che ti guardavano per farti capire che stavi esagerando, adesso invece fanno tutti i "grossi" e si sentono bravi quando rispondono a qualcuno.
Cosa ne pensi dei giovani dei talent? Ho percepito una enorme distanza tra quello che tu hai vissuto per diventare famoso e il percorso che invece i giovani di oggi vogliono percorrere. Sembra quasi che tengano più al successo che al viaggio.
Io ho fatto tutto da solo, non avevo nessuno con me capisci? Con il rap non potevi avere futuro perchè all'epoca non era come ora che i cantanti fanno i featuring con noi e le nostre canzoni stanno sulla bocca di tante persone; ai tempi non potevi sperare di diventare famoso o addirittura di farci i soldi trasformando questa musica in un lavoro. Lo facevi e basta, senza aspettative. Nel nostro paese si è sviluppato questo genere musicale mentre io crescevo ,sempre di più tanto che poi vidi che mano a mano le visualizzazioni aumentavano e le mie canzoni piacevano. Dalla nicchia stava diventando un vero e proprio genere e da li' io ho cominciato a credere che se avessi fatto qualcosa di buono avrei potuto vivere della mia passione. Non so come abbia fatto a diventare rapper forse perchè davvero era tutto nella mia vita. So solo che un giorno mi sono reso conto di essere popolare perchè la gente mi fermava per strada e mi diceva che ero un grande. C'è stato un periodo dove non mi accorsi di nulla e non capivo cosa mi stesse succedendo. Io ho fatto un percorso graduale; il successo non mi è arrivato tutto di un botto. Ho sudato per arrivare in cima, ho fatto tanta gavetta prima eppure nel momento in cui entrai nel mondo dello spettacolo non ci feci caso.
Che effetto ti fa? Come l'hanno presa i tuoi amici che hanno visto Emiliano diventare Emis Killa?
Tante volte i miei amici mi inviano messaggi e mi scrivono: "Emi lo sai , stiamo al centro commerciale e ti stiamo vedendo" perchè magari ci sono io mentre conduco su Sky. Mi fa effetto perchè comunque il 90% degli amici che frequento tutt'ora mi conoscono da prima che diventassi Emis Killa e anche a loro fa impressione adesso vedermi realizzato. Loro non possono che essere orgogliosi di me quanto io.
Internet è una vetrina fondamentale per il successo, secondo te ha i suoi aspetti negativi?
Certamente.Internet ti porta agli occhi di tanti è vero, ti apre un pubblico vasto soprattutto di giovani. Il problema è che da quando c'è si è perso molto valore. I ragazzi non pensano a quello che scrivono e se ti devono mandare a fanculo lo fanno senza problemi. C'è poca educazione e poco rispetto per le persone, molta ignoranza.
Secondo te è colpa anche dei genitori?
Sopratutto dei genitori. I genitori fanno l'educazione specialmente la mamma. Io nonostante sia un ragazzo diverso dagli altri mi reputo una persona educata e rispettosa. La società è cambiata e piano piano sta peggiorando; lo dico anche nella mia canzone: "La testa vuota": ai tempi i genitori bastava che ti guardavano per farti capire che stavi esagerando, adesso invece fanno tutti i "grossi" e si sentono bravi quando rispondono a qualcuno.
Cosa ne pensi dei giovani dei talent? Ho percepito una enorme distanza tra quello che tu hai vissuto per diventare famoso e il percorso che invece i giovani di oggi vogliono percorrere. Sembra quasi che tengano più al successo che al viaggio.
Sono completamente d’accordo. Prima di tutto credo che ci voglia la passione, l’amore. Io quando faccio un disco ovviamente ragiono anche in termini di vendite, ma ragiono soprattutto in termini di cuore. Quando faccio una bella canzone, non vedo l’ora che tutti la sentano per sapere che ne pensano. Poi tutto il resto viene automaticamente. Ma al centro ci deve essere la musica. Se fai musica vera, qualcosa arriva. Se invece ragioni facendo musica come se stessi costruendo un cellulare, non puoi aspettarti niente di più che un prodotto.
Per molte persone quello del musicista appare come il lavoro più bello del mondo. Si pensa alla fama, ai soldi, ai privilegi. Ma quali sono i reali contro di questo mestiere?
Per molte persone quello del musicista appare come il lavoro più bello del mondo. Si pensa alla fama, ai soldi, ai privilegi. Ma quali sono i reali contro di questo mestiere?
Tantissimi, a partire dagli orari assurdi, agli spostamenti continui, ai continui problemi di stress causati dalla responsabilità che si hanno. Ma i problemi reali si riversano sulla vita privata, zero privacy. Concludo comunque dicendo che nonostante questi problemi amo il mio lavoro, mi sento fortunatissimo a fare ciò che amo, ma sicuro non è roba per tutti, molti non riuscirebbero a condurre uno stile di vita tanto sballato.
La partecipazione di Fedez a X Factor. Tu lo avresti fatto?
Credo di sì. Lui è andato a fare il giudice, quindi in una situazione di superiorità. Da concorrente non ci sarei mai andato, neanche se non fossi Emis Killa. La scelta dei talent è un percorso che non mi è mai piaciuto.
Qual è il tuo rapporto con i fan? Sui social sembra tu non abbia freni nel rispondere alle critiche...
Dietro al mio lavoro c’è tanto sacrificio. Ci sono tante notte insonni, tanto malessere. Nel momento in cui scrivo una canzone profonda per me, e i commenti che mi arrivano sono “Seguimi, ricambio”, allora penso che non hanno veramente capito nulla di me. Io non sopporto questo modo che c’è oggi. Io ci tengo che la musica arrivi a chi può capirla. Io a sedici anni non stavo chiuso in casa a commentare o criticare: facevo avanti e indietro per Milano per cantare con altri ragazzi. Ci sta che Emis Killa non ti può piacere ma non serve che vai sul web ad insultarlo perchè in quel momento sei solo una pecora come tutti gli altri.
Quanto è difficile per un artista giovane e, indubbiamente bello, arrivare a farsi apprezzare dal proprio con un “sei bravo” prima che con un “sei bello”?
Ecco , appunto (ride), diciamo che se scrivi belle canzoni pensano tu sia bravo, ma se sono attratte da te per via del tuo aspetto c’è poco da fare, parliamoci chiaro, io sono fan di Beyonce ma se la incontrassi non penserei certo a come canta. E la stessa cosa vale per noi. A me tante mi riempiono di complimenti e so che se non avessi questa faccia non mi seguirebbero con la stessa attenzione.
Emiliano ed Emis Killa , c'è qualche differenza?
Diciamo. Se conosci Emis Killa e tutte le sue canzoni conosci in gran parte Emiliano. Se vieni a vedermi in concerto o al firma copie in quel momento stai difronte Emiliano nonostante vai per la musica di Emis Killa. A me piace essere me stesso perchè mi piaccio e sono orgoglioso di me; mi mostro sempre come sono. Adesso per esempio che vi sto parlando e mi state intervistando io vi sto rispondo da Emis Killa ma rimane sempre il pensiero di Emiliano, non mi invento futili personaggi, al momento, per sembrare quello che non sono.
Ti hanno criticato il libro?
Nel mio libro ho scritto di tutto e di più, dalle mie esperienze peggiori alle migliori quindi sono stato soggetto di critiche. Quelli che ti vogliono far arrabbiare ci sono sempre. Tanti mi dicono "ma il coraggio dove lo hai trovato di scrivere le cazzate che hai fatto?"semplicemente perchè sono un vero. Non mi piace l'ipocrisia che c'è , dove tutti fingono di stare bene, li vedi tutti sempre sorridenti quando magari quel giorno gli rode il culo. Io sono come mi vedi e non so fingere, forse questo è il problema. Se la gente ti vuole davvero bene ti accetta sempre, anche con i difetti e io ne ho tanti.
Ultima domanda: alla fine del libro scrivi che si nasce già con delle caratteristiche quali, magari, l'essere fortunati e che la vita che hai te la sei costruita da solo. Tornassi indietro, rifaresti tutto da capo o cambieresti qualcosa?
Emiliano ed Emis Killa , c'è qualche differenza?
Diciamo. Se conosci Emis Killa e tutte le sue canzoni conosci in gran parte Emiliano. Se vieni a vedermi in concerto o al firma copie in quel momento stai difronte Emiliano nonostante vai per la musica di Emis Killa. A me piace essere me stesso perchè mi piaccio e sono orgoglioso di me; mi mostro sempre come sono. Adesso per esempio che vi sto parlando e mi state intervistando io vi sto rispondo da Emis Killa ma rimane sempre il pensiero di Emiliano, non mi invento futili personaggi, al momento, per sembrare quello che non sono.
Ti hanno criticato il libro?
Nel mio libro ho scritto di tutto e di più, dalle mie esperienze peggiori alle migliori quindi sono stato soggetto di critiche. Quelli che ti vogliono far arrabbiare ci sono sempre. Tanti mi dicono "ma il coraggio dove lo hai trovato di scrivere le cazzate che hai fatto?"semplicemente perchè sono un vero. Non mi piace l'ipocrisia che c'è , dove tutti fingono di stare bene, li vedi tutti sempre sorridenti quando magari quel giorno gli rode il culo. Io sono come mi vedi e non so fingere, forse questo è il problema. Se la gente ti vuole davvero bene ti accetta sempre, anche con i difetti e io ne ho tanti.
Ultima domanda: alla fine del libro scrivi che si nasce già con delle caratteristiche quali, magari, l'essere fortunati e che la vita che hai te la sei costruita da solo. Tornassi indietro, rifaresti tutto da capo o cambieresti qualcosa?
Ci credi se ti dico che rifarei tutto e non cambierei niente. Forse l'unica cosa che non mi perdono sono le cazzate che ho fatto da ragazzo e potevo davvero evitare. Ma quando hai 15 anni e sei un pò "scappato di casa" è molto facile compiere qualche cavolata e se frequenti gente poco seria ,ancora di più.Riguardo la mia vita artistica rifarei tutto, sono orgoglioso davvero di me. Ho fatto tutto da solo come ho già detto; è vero si nasce fortunati però devi anche essere bravo a cogliere l'occasioni della vita e io lo sono stato quindi ne vado fiero.
Ultima domanda a bruciapelo.. le cose più belle del 2014?
La musica al primo posto. Poi dai, anche il fatto di aver conosciuto Chiara, una delle poche ragazze di cui davvero ho perso la testa.
La novità in esclusiva
IL SUO AMORE...
Ultima domanda a bruciapelo.. le cose più belle del 2014?
La musica al primo posto. Poi dai, anche il fatto di aver conosciuto Chiara, una delle poche ragazze di cui davvero ho perso la testa.
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IL SUO AMORE...
EMILIANO E CHIARA: FINALMENTE NELLO STESSO TETTO
Dopo il temporale torna il sole: è quasi sempre cosi. Questo è accaduto ai due giovani: Emiliano Giambelli in arte Emis Killa e Chiara Nasti che dopo un periodo di distanza per colpa di ex ragazzi che tornano a "galla", dello studio ,del lavoro e dello stress, si sono allontanati per un pò. A riavvicinarli è stato il bel viaggio a Praga, pre natalizio; quando una sera Emis si è scambiato assieme a lei, gli anelli di fidanzamento.
Tornati a Milano, dove i due attualmente vivono si sono messi alla ricerca di una casa. La mamma di Chiara è cuoca in un'ambasciata. Da quello che racconta il rapper, infatti ,anche la ragazza se la cava ai fornelli, per questo Emis l'ha dichiarata la donna perfetta. Chiara aveva anticipato che sarebbero andati a vivere insieme, già da tempo, e ci raccontò per filo e per segno come era davvero andata: "Abbiamo parlato una sera di noi due e di come stava andando. C'eravamo accorti che stava cambiando qualcosa e che non era più come prima. Non ci stavamo più capendo e ogni volta che ci vedevamo discutevamo. Alla fine grazie ai nostri genitori abbiamo capito che eravamo semplicemente gelosi l'uno dell'altro. Abbiamo deciso di andare a Praga per mettere un cerotto sopra le ferite che ci eravamo fatti ed è stata la scelta migliore. Quando tornammo ricordo che eravamo più innamorati di prima! Adesso siamo più fiduciosi l'uno dell'altro e tra noi c'è tantissima conversazione. L'idea di vivere insieme è nata proprio per questo; stando sotto lo stesso tetto è tutto più bello. Diciamo che per me non è neanche nuovo visto che tante volte capitava che passavo una settimana da lui. So di essere giovane perchè ho 19 anni ma so anche che sono innamorata di Emi e questo mi dà la forza per fare tutto." Parole romantiche che lasciano un piccolo amaro in bocca, quelle di Chiara. I due questa mattina hanno trasferito le loro cose nella loro nuova casa fuori dal centro di Milano.
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